Se sei qui vuol dire che hai intenzione di richiedere la misura sostitutiva del Reddito di Cittadinanza, che si chiama Assegno di Inclusione, e sei nel posto giusto. In questa Guida infatti vediamo che cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI), cosa serve per richiederlo, quindi i requisiti,la documentazione necessaria, e la procedura per richiederlo, passo dopo passo.
Indice
- Cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI)
- Requisiti e Documenti necessari
- Procedura per richiedere l’Assegno di Inclusione (ADI)
- Quadro A – Generalità richiedente e titolare
- Quadro A – Dati di cittadinanza e residenza
- Quadro A – Ulteriori dati per le comunicazioni ai cittadini
- Quadro B – Requisiti di residenza e cittadinanza
- Quadro C – Ulteriori requisiti di accesso e condizioni dei componenti
- Quadro D – Individualizzazione della carta di inclusione o carta ADI
- Quadro E – Impegni per il godimento del beneficio
- Quadro F – Sottoscrizione dichiarazione
- Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL)
- Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)
- Assistenza INPS
- Domande Frequenti
Cos’è l’Assegno di Inclusione (ADI)
L’assegno di inclusione è la misura adottata dal governo Meloni in sostituzione del Reddito e della pensione di Cittadinanza. È una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, ma anche di formazione e politiche attive per il lavoro. Consiste in un sostegno economico erogato mensilmente a chi rispecchia i requisiti, previa domanda da inoltrarsi sul sito INPS, e dopo la sottoscrizione del PAD (Patto di Attivazione Digitale).
Il contributo è composto da due parti, ovvero la Quota A, destinata all’integrazione del reddito famigliare fino a una determinata soglia, e la Quota B, ovvero un sostegno per le famiglie che vivono in una casa in affitto, con regolare contratto.
Il sussidio verrà erogato a partire dal mese successivo alla domanda, ma per le domande inoltrate entro gennaio 2024 sarà corrisposto il mese stesso. Verrà erogato mensilmente sulla Carta ADI (o Carta di Inclusione) per un periodo non superiore a 18 mesi. Può essere rinnovato per altri 12 mesi, ma solo dopo un mese di sospensione. Al termine dei 12 mesi, può essere rinnovato, ma sempre sospendendolo per un mese. L’importo può essere anche suddiviso per ciascun componente maggiorenne del nucleo.
Per richiedere questo sostegno economico, se si soddisfano i requisiti, a partire dal 18 dicembre 2023, bisogna prima inoltrare la Domanda per l’assegno di inclusione (ADI), poi, se disoccupati, sottoscrivere il supporto alla formazione e al lavoro (SFL) e infine iscriversi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, dove bisognerà attivare il PAD, Patto di Attivazione Digitale.
L’importo del Assegno di inclusione ammonta a 6000€ annui per quanto riguarda la Quota A, ovvero l’integrazione del reddito famigliare. Questa cifra può aumentare fino a 7560€ se il nucleo è composto solo da persone di età pari o superiore a 67 anni, e da altre persone con disabilità grave o non auto sufficienti. La Quota B invece è riconosciuta ai nuclei famigliari che vivono in una casa in affitto, con regolare contratto di locazione, fino alla somma massima di 3360€ annui. L’importo esatto viene calcolato in base alle informazioni contenute nell’ISEE.
Requisiti e Documenti necessari
L’assegno di inclusione è erogabile, previo verifica da parte degli organi competenti, a nuclei famigliari con componenti disabili, minorenni, over 60, in condizioni di disagio sociale e inseriti in programmi di cura e assistenza tramite servizi socio-sanitari territoriali.
Bisogna però, a seconda della propria situazione, soddisfare determinati requisiti.
Requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza
Per poter richiedere l’ADI il richiedente deve essere:
- Cittadino Italiano, o famigliare di un cittadino italiano con diritto di soggiorno o,
- Cittadino di un paese europeo o un suo famigliare con diritto di soggiorno o,
- Cittadino di un paese extra europeo con diritto di soggiorno o,
- Cittadino titolare dello status di protezione internazionale.
Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi due in maniera continuativa. La continuità si interrompe nel caso in cui la persona sia stata assente dal territorio italiano per 2 o più mesi consecutivi, o nel caso in cui negli ultimi 18 mesi la persona si sia assentata dall’Italia per un periodo pari o superiore a 4 mesi anche non continuativi. Nel caso di assenza anche superiore ai limiti per comprovate gravi ragioni di salute la continuità non si interrompe. I requisiti sono validi anche per i famigliari beneficiari della prestazione.
Requisiti Economici
I requisiti economici, definiti nell’attestazione Isee e dichiarazione dei redditi, per poter accedere all’assegno di inclusione sono:
- ISEE non superiore a 9.360€.
- Reddito famigliare inferiore a 6.000€ annui. Questo limite aumenta nella misura calcolata in base alla Scala di equivalenza dell’Adi, che tieni conto del numero dei componenti e altre caratteristiche del nucleo (invalidi, figli, anziani, etc).
- Patrimonio immobiliare del nucleo inferiore a 30.000€, escludendo però la casa di abitazione fino al valore di 150.000€.
- Patrimonio mobiliare del nucleo, quindi conti, carte, libretti ed altri rapporti finanziari, non superiore a:
- 6.000€ per i nuclei composti da una sola persona,
- 8.000€ per i nuclei di 2 componenti,
- 10.000€ per nucleo composti da 3 o più componenti, cifra che aumenta di 1.000€ per ogni figlio dal terzo in poi.
- A queste cifre bisogna aggiungere 5.000€ per ogni disabile presente nel nucleo famigliare,
- se il disabile è grave o non auto sufficiente la cifra da aggiungere è 7.500€.
- Nessun componente del nucleo possiede un autoveicolo con cilindrata superiore a 1.600 cc, una moto superiore a 250 cc, comprati nei 36 mesi precedenti alla dichiarazione, esclusi i mezzi acquistati con agevolazioni per persone di disabilità.
- Nessun componente possiede una nave o imbarcazione da diporto o un aeromobile di qualsiasi tipo.
Requisiti Ulteriori
Infine gli ultimi requisiti necessari per richiedere l’Adi sono:
- Non essere sottoposto a misura cautelare personale o misura di prevenzione,
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate negli ultimi 10 anni,
- non essere disoccupato, in caso di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alle dimissioni, a meno che non siano state per giusta causa o per una risoluzione consensuale,
- non risiedere in strutture totalmente a carico dello stato,
- aver terminato la scuola dell’obbligo o essere iscritti a corsi di formazione per farlo.
Tieni presente che, in caso di omissioni o difformità nell’ISEE, verrai chiamato a dare spiegazioni e documentazione giustificativa. Ricorda inoltre che, quando percepirai il sussidio, nel caso in cui si inizi un nuovo lavoro da dipendente, questo va comunicato all’Inps tramite Adi-Com entro 30 giorni dall’inizio dell’attività lavorativa. Nel caso in cui si inizi una nuova attività autonoma, questo va comunicato all’Inps entro il giorno prima dell’avvio dell’attività. In caso contrario il beneficio verrà interrotto. Si può ottenere il beneficio anche se si lavora, ma se il sistema non rileva subito l’attività, e non lo comunichi, a seguito di controlli ti potrebbe essere richiesto di restituire gli importi non dovuti ricevuti. Infine, sappi che in caso di cambiamenti nel nucleo famigliare, bisogna compilare una nuova Dsu, da inoltrare tramite Adi-com. Anche qui, se non si fa, il sussidio viene interrotto, e se hai riscosso somme non dovute potresti doverle restituire.
Se rispecchi i requisiti richiesti, ti serve solo avere un ISEE in corso di validità, e puoi seguire i passaggi illustrati per richiedere in autonomia l’assegno di inclusione online.
Procedura per richiedere l’Assegno di Inclusione (ADI)
Per richiedere l’assegno di inclusione, per prima cosa vai alla Pagina Inps ADI e clicca su “utilizza il servizio“.
Si aprirà un riquadro che ci propone due servizi, e dobbiamo cliccare su “utilizza il servizio” di fianco a “assegno di inclusione“.
Ora bisogna effettuare l’accesso con l’identità digitale. Puoi utilizzare lo SPID, come abbiamo visto nella Guida per accedere con Spid, oppure la Carta di identità elettronica, come visto nella Guida per accedere con CIE, o ancora, con la Carta nazionale dei servizi, come visto nella Guida per accedere con CNS.
Eccoci quindi nel servizio dedicato all’assegno di inclusione. Da questa pagina, nel riquadro “acquisizione della domanda“, clicchiamo su “compila la domanda“.
Per prima cosa il sistema ci farà impostare la data, che non possiamo modificare, dobbiamo solo cliccare su “continua“.
Quadro A – Generalità richiedente e titolare
Ora iniziamo con la compilazione della domanda. Il primo passaggio ci chiede di verificare ed eventualmente integrare o inserire le informazioni riguardanti le Generalità del richiedente e titolare. Si tratta dei nostri dati anagrafici.
Sotto ai dati, vediamo indicata una casella, da selezionare se si sta presentando una domanda per conto di altre persone di cui siamo legali o amministratori di sostegno. In tal caso, si aprirà una nuova sezione in cui inserire i dati del delegato. Se non si seleziona, o dopo aver inserito i dati richiesti, procediamo cliccando su “continua“.
Quadro A – Dati di cittadinanza e residenza
Nel passaggio successivo bisogna verificare ed eventualmente modificare o integrare i dati riguardo la cittadinanza e la residenza del richiedente. I dati dovrebbero essere già tutti compilati correttamente.
Nel caso in cui si tratti di un delegato, bisogna inserire i suoi dati. Poi continuiamo cliccando su “continua“.
Quadro A – Ulteriori dati per le comunicazioni ai cittadini
In questo passaggio dobbiamo inserire i contatti a cui ricevere le comunicazioni da parte dell’Inps riguardo a questa pratica.
Dobbiamo per forza inserire almeno un contatto tra email e numero di telefono. Sarebbe meglio metterli entrambi. Dopo di che clicchiamo su “continua“.
Quadro B – Requisiti di residenza e cittadinanza
Il quarto passaggio ci chiede di dichiarare la nostra compatibilità con i requisiti richiesti riguardo la residenza e la cittadinanza.
Selezioniamo quindi dall’elenco i requisiti che rispecchiano la nostra situazione, inserendo anche eventuali dati aggiuntivi richiesti, e poi clicchiamo su “continua“.
Quadro C – Ulteriori requisiti di accesso e condizioni dei componenti
Il passaggio numero 5 riguarda ulteriori requisiti da soddisfare per poter accedere all’assegno di inclusione.
Dobbiamo selezionare la prima casella per dichiarare che abbiamo già presentato la DSU per richiedere l’ISEE e la seconda casella per dichiarare che nessuno dei componenti maggiorenni con il nucleo a carico, in caso di stato di disoccupazione, abbia dato dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi, a meno che non si tratti di giusta causa o risoluzione consensuale.
Continuando verso il basso, dobbiamo selezionare la prima casella per dichiarare di non avere autoveicoli di cilindrata superiori a 1600cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc acquistati negli ultimi 36 mesi, a meno che non si tratti di mezzi speciali per soggetti con disabilità.
Selezioniamo la seconda casella per dichiarare di non avere navi o imbarcazioni da diporto o aeromobili di qualsiasi tipo.
La terza e quarta casella sono selezionate per dichiarare che non ci sono state variazioni di patrimonio immobiliare, o donazioni, eredità, vincite o altre situazioni che hanno aumentato il patrimonio mobiliare.
Più in basso, c’è una casella da selezionare se nel nucleo famigliare qualche soggetto è inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali. In tal caso potrebbe essere necessario inserire dati aggiuntivi a riguardo.
Poi dobbiamo indicare se ci sono soggetti sottoposti a misure cautelari, di prevenzione o che risiedono in strutture totalmente a carico dello stato, e infine clicchiamo su “continua“.
Quadro D – Individualizzazione della carta di inclusione o carta ADI
Il sesto passaggio permette di predisporre l’erogazione del sussidio individualmente ai soggetti maggiorenni del nucleo, tramite una carta di inclusione personale.
Dobbiamo selezionare la prima casella per chiedere che il beneficio venga attribuito ai singoli componenti del nucleo che hanno le responsabilità genitoriali. Questo ad esempio per far si che entrambi i coniugi abbiano una carta di inclusione personale su cui ricevere la quota spettante dell’assegno di inclusione.
La seconda casella serve per identificare il soggetto intestatario del contratto d’affitto. Se si seleziona bisogna inserire il codice fiscale della persona. Infine clicchiamo su “continua” per proseguire.
Quadro E – Impegni per il godimento del beneficio
Il settimo passaggio elenca gli obblighi che ci impegniamo a rispettare in cambio del beneficio.
Dobbiamo selezionare la casella indicata “sono consapevole che“, e leggere i termini elencati per avere ben chiare le clausole per accedere a questa prestazione. Poi clicchiamo su “continua“.
Quadro F – Sottoscrizione dichiarazione
L’ultimo passaggio ci fa dichiarare di aver letto e accettato le condizioni, per poi sottoscrivere la domanda per l’assegno di inclusione.
Come vediamo nell’immagine, dobbiamo selezionare tutte e tre le caselle. La prima per indicare di essere consapevoli che, per ricevere l’assegno, dovremo prima per forza registrarci alla piattaforma SIISL. La seconda per confermare di aver letto e compreso le informazioni anche riguardo le conseguenze per false dichiarazioni. La terza per dichiarare di essere a conoscenza del fatto che sui dati dichiarati verranno fatti dei controlli.
Infine clicchiamo su “completa“. Vedremo cosi un riepilogo della nostra domanda con i riferimenti identificativi e le istruzioni per i passaggi successivi.
A questo punto, se sei disoccupato, e non l’hai ancora fatto, occorre iscriversi al Servizio per la Formazione e il Lavoro (SFL). Se invece sei occupato, oppure sei già iscritto al SFL, devi iscriverti direttamente alla piattaforma SIISL, dove, dopo aver sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale, sarai preso in carico dai servizi competenti e riceverai la Carta ADI o avrai le informazioni per andare a ritirarla in Posta.
Supporto alla Formazione e il Lavoro (SFL)
Come abbiamo detto, per poter prendere l’assegno di inclusione è necessario, dopo aver fatto la domanda appena vista, iscriversi al Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL). Nel caso in cui il richiedente fosse disoccupato, o inoccupato, o comunque in una situazione lavorativa particolare, il portale non permetterà di registrarsi senza prima aver aderito al Supporto alla Formazione e il Lavoro (SFL).
Questo servizio serve a mettere le persone senza lavoro, o con un lavoro precario o particolare, nella posizione di poter accrescere la propria formazione ed esperienza lavorativa al fine di trovare un impiego. La registrazione a questo servizio è simile a quella appena vista, e per farlo se vuoi puoi aprire in una nuova scheda la nostra Guida per iscriversi al Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)
Una volta inoltrata la domanda per l’Assegno di inclusione, e se necessario, dopo aver aderito al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), per poter ricevere l’assegno e attivare tutte le politiche attive per il lavoro, bisogna registrarsi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL).
Dopo aver effettuato l’accesso alla piattaforma, la procedura guidata ci farà aderire al Patto di Attivazione Digitale, e potremo completare la nostra domanda per ottenere l’Assegno di Inclusione e ricevere la Carta ADI. Oltre a questo verranno attivate iniziative in collaborazione con gli enti territoriali per l’inserimento lavorativo e/o attività finalizzate alla formazione lavorativa.
Assistenza INPS
Per tutte le tue domande e dubbi riguardo l’Assegno, ma anche il Supporto per la Formazione e il Lavoro, l’Inps ha messo a disposizione varie domande frequenti con le risposte da consultare, tra cui quasi certamente troverai la risposta che cerchi. Per consultarle, basta che vai alle Faq Inps Adi e SFL.
Se invece vuoi contattare direttamente l’INPS online, puoi utilizzare il servizio INPS Risponde, disponibile anche su dispositivi mobili. Per contattare telefonicamente l’INPS puoi chiamare, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 8 alle 14, ai numeri 800.164 (da fisso, gratuito) e 06.164.164 (da mobile, secondo tariffa). Il call center è raggiungibile anche dall’estero, tramite dei numeri dedicati in ogni nazione, di cui trovi l’elenco nel Contact Center Multicanale INPS. Considera anche la possibilità di contattare direttamente la sede Inps della tua zona. Puoi cercare la sede più vicina dalla pagina Ricerca Sede Inps. Infine, puoi contattare l’Inps, anche un ufficio specifico, tramite gli indirizzi di Posta elettronica certificata che trovi nell’elenco Pec Inps.
Domande Frequenti
Vediamo adesso le risposte ad alcune domande frequenti degli utenti a proposito dell’assegno di inclusione.
L’assegno di inclusione va a sostituire definitivamente a partire dal 2024, con nuovi requisiti, il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza.
La domanda per ottenere la misura si può inoltrare a partire dal 18 dicembre 2023 tramite la pagina dedicata del sito Inps, utilizzando lo SPID o altri metodi di identità digitale (vai alla procedura). In alternativa si può richiedere presso gli uffici Inps e Patronati, e a partire dal 2024 anche presso tutti i CAF.
L’assegno di inclusione può essere corrisposto a tutte le famiglie in cui ci sono dei minorenni, o dei disabili, o persone di almeno 60 anni e persone con svantaggi, inserite in programmi di cura e assistenza socio-sanitaria.
La misura sarà attiva a partire da Gennaio 2024. Le domande sono partite il 18 dicembre 2023. Le domande inoltrate entro gennaio dovrebbero riuscire a prendere già il mese stesso la mensilità.
A partire da Gennaio 2024, l’assegno viene corrisposto a partire dal mese successivo a quello di approvazione della domanda.
Per poter inoltrare la domanda e necessario rispettare alcuni requisiti, di residenza, cittadinanza, economici ed altri. Per sapere nel dettaglio tutti i requisiti necessari, leggi il capitolo Requisiti per l’assegno di inclusione.
Per poter accedere all’assegno di inclusione, nel caso si fosse disoccupati, è necessario aderire al supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e poi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), in cui si attiva un Patto di Attivazione Digitale (PAD). Questi strumenti predisporranno delle iniziative finalizzate all’inserimento lavorativo e sociale, tra cui proposte di lavoro ed altre attività che non possono essere rifiutate, se non per comprovati motivi.
La durata della misura è di 18 mesi. Dopo questo periodo si può effettuare nuovamente domanda, a patto che si sospenda per un mese. In caso di accettazione, l’assegno sarà corrisposto per altri 12 mesi. Alla scadenza di questi si potrà presentare una nuova domanda, sempre saltando un mese.
No, i percettori del reddito di cittadinanza non lo percepiranno più a partire dal 1 gennaio 2024. Per ottenere l’assegno di inclusione occorre presentare una nuova domanda nelle modalità illustrate in questa guida.
Non per forza. I centri per l’impiego potrebbero, e dovrebbero, contattarti all’interno del programma per il supporto lavorativo e sociale, ma potresti essere contattato anche da altri enti. In ogni caso non è necessario presentarsi a meno che non si venga chiamati.
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